Vendita di una casa arredata: la cucina va venduta separatamente

Spesso capita che, quando vendiamo casa, la si ceda con la cucina arredata.

Il venditore, infatti, si toglie il mal di testa di doverla sgomberare e di dover spendere dei soldi per riadattarla ad un altro appartamento o, nel peggiore dei casi, doversene liberare completamente.

Il compratore può evitare, almeno per i primi tempi, di farsi fare una nuova cucina su misura e di aggiungere spese ad un computo già abbastanza salato, considerato che oltre al costo per l'acquisto vi sono una serie di imposte e spese accessorie.

Fin qui è tutto abbastanza scontato; e allora perchè dedicare un articolo proprio su questo?

Perchè non tutti (O meglio, quasi nessuno)

sa che la vendita della cucina va trattata separatamente dalla vendita dell'unità immobiliare.

Cosa comporta questo? Molto semplice: che l'acquisto della cucina è soggetto ad iva ordinaria

L'Agenzia delle Entrate ha sottolineato che "la cessione di una cucina funzionante non può costituire un mezzo per fruire nelle migliori condizioni dell'operazione principale né per la sua realizzazione, ben potendo la cessione di una unità immobiliare concludersi a prescindere dalla fornitura di una cucina arredata.

In altri termini, la cessione di una cucina funzionante non costituisce un elemento senza il quale l'operazione principale di vendita dell'unità immobiliare non sarebbe possibile. Per le ragioni sopra esposte, si ritiene che la cessione delle unità abitative di categoria catastale diversa da A1, A8 e A9, costituisca, ai fini Iva, una cessione di beni distinta da quella avente a oggetto la cucina".

La cessione di una cucina deve dunque essere considerata come un'operazione distinta dalla cessione dell'unità immobiliare ed essere assoggettata ad aliquota Iva ordinaria.