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Mutui e tassi d'interesse: Ecco cosa gli italiani scelgono nel 2023

Il 2023 è un anno pieno di cambiamenti per il mercato dei mutui in Italia. Con una situazione economica ancora in recupero, una domanda di immobili in continuo aumento, e una Banca Centrale Europea (BCE) pronta a regolare i tassi d'interesse, il dilemma tra mutui a tasso fisso e variabile è più attuale che mai.


Secondo la recente "Bussola mutui", un rapporto prodotto da mutuisupermarket.it e dalla centrale rischi Crif, la stragrande maggioranza degli italiani - un sorprendente 97% - sta scegliendo mutui a tasso fisso. Questo dato evidenzia una marcata tendenza verso la sicurezza e la prevedibilità, soprattutto in tempi di incertezza economica.

Ma perché la scelta del tasso fisso?


I mutui a tasso fisso offrono una certezza che i mutui a tasso variabile non possono garantire. Un tasso fisso significa che la rata del mutuo rimarrà costante per tutta la durata del mutuo, indipendentemente dalle fluttuazioni dell'economia o dai cambiamenti nei tassi di interesse. Inoltre, i tassi fissi attualmente costano tra 80 centesimi e un punto in meno rispetto ai variabili.


Tuttavia, la scelta tra tasso fisso e variabile può non essere così semplice per tutti.

Per coloro che hanno una certa flessibilità finanziaria, un mutuo a tasso variabile potrebbe rappresentare una scommessa attraente. Se l'Euribor, l'indice di riferimento per i tassi variabili, dovesse diminuire nei prossimi anni, le rate del mutuo potrebbero effettivamente scendere.


Consideriamo un esempio concreto: un mutuo standard di 140.000 euro a 25 anni per una casa da 200.000 euro. Con un tasso fisso, il mutuo può essere ottenuto a un tasso del 3,80%, con una rata di 724 euro. Al contrario, con un tasso variabile, il tasso sarebbe del 4,6% con una rata iniziale di 786 euro.


In un periodo di 6 mesi, un aumento dell'Euribor di mezzo punto porterebbe la rata a 844 euro. Tuttavia, se l'Euribor dovesse scendere di due punti nei prossimi due anni, la rata si ridurrebbe a 563 euro.


Per coloro che sono attualmente sotto un mutuo a tasso variabile e stanno affrontando un aumento della rata, ci sono alcune opzioni per mitigare l'impatto finanziario. Si può considerare la possibilità di passare a un tasso fisso, prolungare la durata del finanziamento, o addirittura sospendere il rimborso della quota capitale. È importante notare, tuttavia, che queste opzioni possono portare a un aumento del costo totale del mutuo nel lungo termine.


Alla luce dell'attuale situazione economica e delle previsioni dell'Euribor, sembra che il passaggio al tasso fisso possa essere una mossa vantaggiosa solo se l'Euribor dovesse aumentare o rimanere stabile per un periodo prolungato.


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In conclusione, scegliere il tipo di mutuo giusto è una decisione complessa che dipende da molti fattori, tra cui le condizioni economiche attuali, le previsioni sui tassi d'interesse, e le circostanze finanziarie individuali. Con l'attuale clima economico, sembra che gli italiani stiano optando per la sicurezza e la stabilità dei tassi fissi, ma come sempre, ogni situazione è unica e merita un'attenta considerazione.

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