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Mercato immobiliare a Milano: come cambia il potere di acquisto dei milanesi

La distanza tra lo stipendio medio e la capacità di acquistare casa si è allargata in modo significativo negli ultimi anni, rendendo particolarmente difficile per molti cittadini italiani accedere al mercato immobiliare.


A Milano, ad esempio, sono necessari 15 anni di stipendio per poter acquistare un'abitazione di 80 metri quadrati, mentre la media nel resto d'Italia si attesta attorno ai nove anni.



Il costo medio di una casa a Milano, tenendo in considerazione gli ultimi dati disponibili, si aggira attorno ai 279.280 euro, che si traduce in un impegno finanziario significativo per qualsiasi potenziale acquirente. Se si osserva l'andamento storico dei prezzi, emerge un picco raggiunto nel 2007, periodo in cui erano necessarie ben 19 annualità per acquistare la stessa metratura di casa nel capoluogo lombardo.


Di contro, si osserva come la crisi economica iniziata nel 2008 abbia comportato una diminuzione dei prezzi, che sono progressivamente scesi fino a toccare il minimo nel 2020. Allo stesso tempo, il potere d'acquisto sembra essere ritornato a livelli simili a quelli di trent’anni fa, ponendo una luce critica sull'evoluzione del mercato immobiliare in relazione ai salari.


In un panorama così mutevole, l'indice di accessibilità, che misura la possibilità di accedere all’acquisto di una casa in relazione allo stipendio medio, rappresenta uno strumento di analisi prezioso.


Le variazioni di tale indice negli ultimi tre decenni delineano chiaramente i cicli del mercato immobiliare italiano: da un calo dei prezzi nominali dal 1993 al 2000, dovuto a diverse congiunture economiche come la crisi della finanza pubblica e la caduta della lira, fino a una ripresa tra il 2000 e il 2007, influenzata positivamente dall'introduzione dell'euro e da un calo dei tassi di interesse sui mutui.


La crisi economica del 2008, scatenata dallo scoppio della bolla dei mutui subprime, ha avuto un impatto notevole, ma è stato il contesto economico domestico, in particolare la crisi dello spread e l'introduzione dell'Imu, a infliggere un duro colpo al settore immobiliare nazionale negli anni successivi.


E se da un lato il mercato sembra essersi parzialmente ripreso, con i prezzi a Milano che nel 2023 hanno raggiunto valori nominali superiori a quelli del 2011, resta il fatto che la discrepanza tra stipendi e costi delle abitazioni continua a rappresentare una sfida per chi aspira a diventare proprietario di casa.

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