top of page

Milano, la storica sopraelevata di Corso Vercelli e il "Gamba de Legn'

Milano, una città con un patrimonio ricco e vibrante, sussurra storie che risuonano tra le sue strade lastricate, i palazzi storici e i vicoli nascosti. Un capitolo affascinante di questa narrativa riguarda la vita dei trasporti pubblici della città, un'epopea di connessioni, evoluzioni e cambiamenti. E tra i protagonisti più memorabili di questa storia, spiccano la storica sopraelevata di Corso Vercelli e il carismatico "gamba de legn'".


La sopraelevata di Corso Vercelli, un monumento di ingegneria dell'epoca, rappresentava più di un mezzo per facilitare il movimento dei treni. Era un punto di riferimento, un segno distintivo che si stagliava contro il cielo di Milano. Sovrastando le vie di Francesco Cherubini e Domenico Cimarosa, la sopraelevata collegava le diverse parti della città in un abbraccio di acciaio e pietra.



I treni, proseguendo sulla sopraelevata, entravano nello "scalo Sempione", un vivace centro di attività compreso tra le vie Pallavicino – Massena e le vie Ippolito Nievo – Francesco Ferrucci. Una linea, in uscita dallo scalo, attraversava la città, costeggiando la via Mussi, piazza Gerusalemme, via Cenisio e via Stilicone, per concludere il suo percorso allo scalo Farini, noto come "Nuovo scalo merci".


Questo gigante di acciaio era una costante presenza nel panorama cittadino, una struttura che definiva l'orizzonte e che, in un certo senso, rappresentava la pulsante energia di Milano. Tuttavia, nel 1957, questa monumentale sopraelevata venne smantellata, cambiando drasticamente l'aspetto del quartiere.


Nello stesso anno, un altro colosso del trasporto milanese ha concluso il suo viaggio: il "gamba de legn'", il tram a vapore che per ottant'anni ha scandito il ritmo della città. Il suo ultimo viaggio, la sera del 31 agosto 1957, è stato un momento di commozione collettiva, un addio carico di nostalgia che ha segnato la fine di un'epoca.


Oggi, anche se la sopraelevata di Corso Vercelli e il "gamba de legn'" non fanno più parte del panorama di Milano, il loro ricordo vive nelle storie raccontate e nel cuore della città. La loro assenza ha cambiato il volto di Milano, ma la loro presenza continua a definire l'anima della città.


Milano, con la sua capacità di reinventarsi pur rispettando il suo passato, dimostra come la storia possa essere sia un ponte che una bussola, collegando il passato al presente e guidando il futuro.


E proprio come la melodia di una canzone amata, la storia della sopraelevata di Corso Vercelli e del "gamba de legn'" continua a risuonare nelle strade della città, un'eco del passato che sussurra storie di cambiamento, progresso e amore per la città.

Iscrizione alla newsletter

La sottoscrizione è completata. Riceverai in anteprima notizie e aggiornamenti sul mercato immobiliare milanese.

Notizie dell'ultima ora

Immobili in evidenza

bottom of page